La teoria dell’argomentazione – scriveva Norberto Bobbio – è lo studio metodico delle buone ragioni con cui gli uomini parlano e discutono di scelte che implicano il riferimento a valori quando hanno rinunciato a imporle con la violenza o a strapparle con la coazione psicologica, cioè alla sopraffazione o all’indottrinamento. Possiamo persuadere con i fatti e ancora più spesso con le immagini, i suoni e le parole: oppure con tutti questi mezzi insieme, come ci dimostra ogni giorno il messaggio pubblicitario. L’obiettivo, tuttavia, resta il medesimo: attrarre l’altro a condividere il nostro punto di vista e ricavare, da questa adesione, vantaggi in termini sociali o economici. L’esito del confronto – ai tavoli di un bar, sulla strada, sulle poltrone di un talk-show o nelle aule dei tribunali – dipenderà dalla qualità delle ragioni e dalle forme espressive che riusciremo a porre in campo: da una miscela, insomma, di arte e di tecnica, più spesso apprese, che innate. Ne furono consapevoli i retori, i dialettici antichi e medievali che ci lasciarono, in proposito, opere pressoché dimenticate eppure, a tutt’oggi, di sorprendente attualità. Questo libro ne ripercorre gli insegnamenti con un tocco d’ironia, nella convinzione che anche di temi rivendicati alla competenza dei giuristi si possa parlare col sorriso sulle labbra o, comunque, in maniera attraente per i non specialisti.
Andrea Padovani insegna Storia del Diritto medievale e moderno, Metodologia e storia del pensiero giuridico dal medioevo all’età moderna presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.
© 2006, pp. 224
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