Poche opere sono rappresentative di un uomo e di un’epoca come le Letture del Risorgimento italiano, che Giosuè Carducci pubblicò nel 1895-1896, e che oggi si ripresentano al lettore (nel segno di quella che Emilio Pasquini ha chiamato "la forza dell’inattualità"), allo scopo di sottrarre all’oblio gli uomini e i fatti, gli ideali e lo stile di vita, che consentirono di avviare prima, di compiere poi, il nostro Risorgimento. Seguendo le orme di Carducci, che guardava a quei fatti come a parte della propria autobiografia morale e intellettuale, non tarderemo a riprendere dimestichezza con la generazione di uomini, spesso di giovani, che crearono l’Italia unita e la innestarono, con altezza d’animo pari all’intelligenza e all’ardore politico, nel contesto più ampio dell’Europa moderna e civile.
© 2006, pp. 532
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