Continuano le “Ri-scoperte d’archivio” con la proposta del fondo fotografico dedicato alla produzione di Sante Mingazzi.
Il fondo, donato nel 1985 alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
dalla figlia dell’artista Angela e conservato a San Giorgio in Poggiale,
conta oltre 600 lastre di vetro inedite che testimoniano e fanno rivivere l’opera di un artigiano raffinatissimo.
Sante Mingazzi lavorava il ferro. I suoi prodotti ricercati, quei suoi fiori,
i petali e le volute vegetali in stile Art Nouveau attirarono l’attenzione
di Alfonso Rubbiani che lo portò a lavorare per l’Aemilia Ars e a distinguersi tra gli altri per la qualità e la delicatezza dei suoi manufatti.
Eppure, mentre a molti suoi contemporanei sono state dedicate mostre e cataloghi, Mingazzi ha rischiato l’oblio.
Questa mostra e questo quaderno, il secondo della collana, intendono
restituirlo alla conoscenza e all’apprezzamento del pubblico, mettendo
in evidenza non solo l’indubbia qualità dei suoi ferri battuti ma anche il pionieristico spirito imprenditoriale che lo animò nell’intuire lo straordinario potere promozionale insito nel mezzo fotografico.
Fabio Roversi-Monaco
Presidente Genus Bononiae. Musei nella Città
Daniele Donati
Coordinatore Biblioteca di San Giorgio in Poggiale
© 2015, pp.32
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