Poche settimane dopo l’ultimo attentato a Mussolini, con un iter legislativo lampo, nasce in Italia il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, organismo formalmente eccezionale introdotto per reprimere in poco tempo le ultime frange di antifascisti in Italia. Dotato di una procedura celerissima e di potenti strumenti punitivi, tra cui spicca la pena di morte, il Tribunale del Duce rimase in vita fino alla caduta del Regime divenendo specchio ed emblema di una nuova concezione della giustizia e dello Stato. Questo libro cerca di tratteggiare i contorni di questo giudice politico, nuovo nella sostanza ma vecchio nella forma perché ancorato ai vecchi principi della scuola giuridica liberale che lo resero uno dei tanti progetti ambiziosi e parzialmente irrealizzati del Fascismo Italiano.
Jacopo Torrisi, avvocato e dottore di ricerca in Storia del diritto all’Università degli Studi di Macerata, si è occupato prevalentemente di ricerche nel campo della Storia moderna e contemporanea con una particolare attenzione ai Regimi totalitari. Attualmente è docente a contratto di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università degli Studi Kore di Enna.
© 2016, pp.168
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