Quello del ministero e del secessus sono due periodi chiave del principato neroniano, nei quali l’attivismo politico di Seneca ha toccato
il suo apice. Indagare la connessione delle opere senecane coeve (il De clementia, i tre dialoghi sereniani, il De vita beata, le Epistulae e il De beneficiis) con i fatti più significativi di tali fasi cruciali, significa ricercarne le ragioni e le finalità profonde, per tentare di scoprire se
e come Seneca usò la filosofi a e la morale nel campo della prassi politica.
Significa anche delineare nuove prospettive e nuove chiavi esegetiche per alcuni degli avvenimenti più noti e rilevanti dell’epopea
neroniana, fra i quali l’uccisione di Agrippina, il grande incendio di Roma, la congiura pisoniana. Ciò per osservare, da un nuovo angolo visuale, la lotta diuturna tra diversi paradigmi culturali e politici (il
paradigma Augusteo – strenuamente sostenuto da Seneca – ed il modello di Alessandro).
È quanto tenta di fare questo saggio, riaffermando e corroborando
– se ve ne fosse bisogno – la longue durée, la pervasività e la cogente
attualità delle riflessioni e delle azioni filosofi che e politiche di uno dei
più cospicui protagonisti politici dell’antichità: Seneca.
Nicola Renzi (San Marino 1979) è Dottore di Ricerca in Studi Storici e docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico della Repubblica
di San Marino. Unisce all’insegnamento e alla ricerca la passione per l’impegno politico, come Consigliere della Repubblica di San Marino
e Capitano Reggente.
© 2016, pp.216
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