Lo studio indaga la vexata quaestio dell’arbitrabilità dei diritti. Si osserva che, pur potendo ricondurre l’arbitrato al concetto di processo, esso si differenzia rispetto al giudizio statuale, poiché, nascendo dall’autonomia privata e non dalla legge, trova un limite insuperabile nella necessità di individuare, sia pure in modo indiretto, il rapporto sostanziale oggetto della lite. Partendo da tale assunto viene tratteggiata la nozione di azione arbitrale “tipica”: la tipicità non rileva in senso romanistico, ma deriva dalla disponibilità della “concreta ragione” dedotta in giudizio. I suoi confini vengono definiti tramite l’elaborazione del concetto di ordine pubblico arbitrale: esso permette di individuare quali siano i diritti che consentono l’accertamento tramite un processo privato.
Da questa analisi è enucleata l’ulteriore nozione di azione arbitrale “vincolata”: la salvaguardia delineata dalle norme sostanziali che disciplinano alcuni diritti si ripercuote sulle modalità di realizzazione del processo, che può essere validamente esperito solo qualora sia garantita l’attuazione di uno specifico “diritto processuale arbitrale”. In difetto di sua osservanza, il lodo è invalido e non inesistente, come, invece, si verifica quando l’azione arbitrale è inammissibile. Abbracciando questa ricostruzione, vengono analizzate, nella seconda parte dello studio, le liti riconducibili all’azione arbitrale “vincolata” (nei settori della famiglia, del consumo, del diritto societario, ecc.) e, nella terza parte, le ipotesi di inammissibilità dell’azione arbitrale.
L’analisi si conclude con una riflessione sul valore attuale dell’arbitrato amministrato, che è individuato, nel corso della trattazione, come antidoto per superare i fittizi limiti relativi alla compromettibilità dei diritti.
Elena Gabellini (Rimini, 1982) è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna e dottore di ricerca in Diritto processuale civile. È stata titolare del modulo didattico per il corso (D-L) di Diritto processuale civile presso la Scuola di Giurisprudenza di Bologna. È autrice di numerose pubblicazioni sia in materia di diritto processuale civile che di diritto dell’arbitrato edite dalla Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, dalla Rivista dell’Arbitrato e dalla Giurisprudenza Commerciale.
© 2018, pp. 512
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