«Coppie di amarene pendevano dagli orecchi dei bambini, brillavano
come rubini al sole che abbassava la cresta rossa giù verso San
Giovanni. Quattr’ossa incatenate a un groviglio di nervi, i bambini
somigliavano molto a quelli dell’immediato dopoguerra: concepiti
dopo il boom economico, tuttavia erano ancora giunchi secchi cresciuti
fra gli usci e gli anfratti dei cortili; come in una favola più volte
raccontata, si rincorrevano, poi stanchi riposavano seduti in cerchio
alla maniera degli indiani d’America, aspettando che passasse il fiato
grosso e la bufera delle liti.
Al gioco poteva anche lui ritornare, ma a quel gioco diverso che s’inventano
i grandi quando allo specchio si guardano e più profonde
trovano rughe, più pesanti le borse degli occhi.
Perdonare era il trucco per entrare nel gioco…»
Andrea Ancona è nato a Castelvetrano (Trapani) nel 1949. Ha scritto
la sua prima poesia all’età di quindici anni e da allora ha sempre
girato il mondo con l’aiuto della sua fantasia e dei suoi libri. Vive a
Montevago (Agrigento), appartato in una piccola casa di campagna,
senza cani e senza gatti, dipingendo tele e scrivendo con la biro su
normali fogli di carta.
Esce di rado, talvolta per ritirare premi letterari. Con le poesie è presente
in numerose antologie e riviste. Monogramma rosso sangue è
la sua prima opera di narrativa.
© 2012, pp.83
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