Questa raccolta di saggi è stata pensata per portare all’attenzione del mondo della ricerca accademica e delle pubbliche istituzioni il fenomeno, ancora poco esplorato, della mediazione linguistica non professionale. Questo apparente disinteresse della ricerca nazionale
nei confronti di una pratica estremamente diffusa e sommersa sorprende ancora di più se ci si ferma a riflettere su quanto sia significativo l’impatto che questo tipo di mediazione ha sulla vita di tante persone (gli immigrati e le loro famiglie) a volte con conseguenze anche drammatiche.
I contributi offerti da ricercatori di varie discipline si propongono di colmare questo vuoto e di offrire una descrizione dettagliata della situazione attuale e dello stato dell’arte della ricerca sull’argomento nel nostro Paese.
Rachele Antonini è ricercatrice presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna (sede di Forlì), nonché interprete, traduttrice e sottotitolatrice. I suoi interessi spaziano dalla sociolinguistica del gaelico irlandese, alla percezione della traduzione multimediale in Italia (doppiaggio e sottotitolaggio), alla traduzione e interpretazione non professionale. È coordinatrice del progetto di ricerca In MediO PUER(I) sulla (Inter)Mediazione Linguistica e Culturale ad Opera di Bambini e Adolescenti. I risultati del suo lavoro di
ricerca sono stati presentati e discussi in importanti convegni internazionali e pubblicati in riviste e volumi.
© 2014, pp. 200
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