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Rizomatica

Il rizoma, dal greco rhízōma, “complesso di radici” (derivato da rhiza, “radice”), indica, in realtà, un fusto perenne, generalmente sotterraneo, che ha uno sviluppo orizzontale. Nel pensiero di Deleuze e Guattari esso diviene un concetto cardine, in opposizione ad albero e a radice, che rappresentano la fissità, l’unicità e la verticalità (vocazione gerarchica) del potere. Il rizoma, allora, rappresenta ogni sviluppo libero e imprevedibile, implica molteplicità – che si oppone a unicità –, eterogeneità, congiunzione. Può essere interrotto, o spezzato in un punto qualsiasi, ma, in questo caso, subito riprende a seguire qualcuna delle proprie linee, oppure si collega ad altre. Édouard Glissant si serve della categoria definita da Deleuze e Guattari per sostanziare la sua idea di creolization. Risalendo all’etimologia della parola, la definisce come “radice che si estende verso l’incontro con altre radici”, in opposizione alla radice unica, “che uccide tutto intorno a sé”. La creolizzazione, processo necessario e inevitabile, si fonda, allora, su un rizoma di culture composte, base della sua “poetica della relazione”. Rizomatica, dunque, intende annodare e promuovere le diverse linee di ricerca del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne in una libera molteplicità di creative intersecazioni, in un incessante processo di scoperta. Comitato Scientifico Silvia Albertazzi, Antonella Ceccagno, Andrea Ceccherelli, Luigi Contadini, Carla Corradi, Lilla M. Crisafulli, Giulio Garuti Simone, Maria Chiara Gnocchi, Gabriella Elina Imposti, Rita Monticelli, Marco Presotto, Paola Puccini, Anna Paola Soncini
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