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I misteri del Codice Cospi

Il senso delle cose svelato nel codice Cospi, custodito nella Biblioteca Universitaria dell’Ateneo di Bologna

Il Resto del Carlino svela le indagini e gli studi sul manoscritto messicano custodito nella Biblioteca dell’Università di Bologna.

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Dal 1530, la Biblioteca dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna custodisce il Codice Cospi, un manoscritto azteco risalente alla fine del ‘400. Il Resto del Carlino svela alcune delle nuove analisi sui colori che compongono il manoscritto messicano, avviate a 15 anni dal primo ciclo di indagini.

In attesa dei risultati, un ampio approfondimento sul Codice Cospi è disponibile nel volume Il senso delle cose. Materialità ed estetica nell’arte mesoamericana (2017), pubblicato da Bononia University Press nella collana DISCI – Dipartimento di Storia Culture Civiltà.

Un volume che studia e analizza i significati del codice messicano da un punto di vista antropologico svelando la ricchezza, la complessità e la magnificenza della cultura mesoamericana.

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Proposte editoriali

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Per presentare una proposta editoriale riempi il modulo scrivendo i tuoi dati, il titolo del progetto editoriale e una descrizione sintetica ed efficace dello stesso. Puoi allegare anche documenti di word, immagini, pdf o power point.

Il progetto verrà valutato da un comitato di referee e la nostra redazione provvederà a contattarti per ulteriori dettagli se necessario.

Si invita ad accompagnare le proposte editoriali in ambito didattico e accademico con documentazioni e/o riferimenti che ne attestino la validità scientifica o l’autorevolezza dell’autore.

L’editore si riserva di esaminare con tempi e modi a sua discrezione i manoscritti pervenuti.
Non sarà data alcuna risposta in caso di esito negativo e, nel caso di mancata risposta entro 3
mesi
, la proposta si intende automaticamente respinta.

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Open Access, digitalizzazione e accessibilità della cultura

Framing Death - Bononia University Press

Bononia University Press pubblica in open access il primo volume della collana “Alphabet”, dedicata alla pubblicazione delle Tesi di Dottorato dei ricercatori dell’Università di Bologna

Open Access, digitalizzazione e accessibilità della cultura. Ne parliamo con Nicolò Gallio, autore del volume “Framing Death. La morte in diretta, tra cinema e media digitali

BOLOGNA – Nicolò Gallio è il primo autore che ha pubblicato la propria tesi di Dottorato nella collana Alphabet. Un progetto editoriale in open access per rendere accessibili a tutti i lettori la cultura e la ricerca universitaria. La collana è gratuita e digitale e offre alle tesi di dottorato l’opportunità di uscire dalla nicchia accademica attraverso un lavoro di revisione, attualizzazione e semplificazione.

“Framing Death. La morte in diretta, tra cinema e media digitali”. Che cosa si cela dietro il titolo della sua tesi di dottorato?

Il verbo “To Frame” nella sua peculiare sfumatura in lingua inglese mi ha permesso di giocare con le parole e affrontare un paradosso: la morte non si può mai veramente comprendere del tutto, per cui “incastrarla” (to frame, appunto) è impossibile. Inoltre, il frame è anche l’inquadratura cinematografica e fotografica, la lente che utilizzo per analizzare il tema del volume.

Alla luce della sua esperienza in ambito accademico in Italia e all’estero, quale crede possa essere il ruolo della digitalizzazione nella diffusione della conoscenza?

Ho sempre considerato il digitale come un volano molto importante per qualsiasi settore, in particolare viste le necessità del peculiare periodo storico che stiamo vivendo. Alcuni processi hanno subìto una grossa accelerazione, non ultimo l’accesso ad archivi e database. Durante il dottorato ho fruito di una borsa Marco Polo per effettuare una parte del lavoro di ricerca a Londra, allo Screen Media Research Centre della Brunel University e al British Film Institute. In entrambi i casi le loro risorse, compresi molti file digitalizzati, sono state determinanti per completare la raccolta dei dati.

Ogni anno centinaia di dottorandi sono autori di tesi dall’inestimabile valore culturale nei diversi rami del sapere. Come si inserisce in questo contesto un progetto in open access? Pensa che dovrebbe essere allargato anche ad altri prodotti editoriali?

Qualsiasi iniziativa che punti sul digitale e l’accessibilità è encomiabile. La fonte digitale è spesso la prima che si incontra nello studio di qualsiasi materia o argomento, le prime risorse con cui ci confrontiamo sono quelle messe a disposizione dai motori di ricerca e dalle repository online. Spesso, per motivi economici, siamo costretti ad accontentarci delle fonti che troviamo a prezzi più abbordabili, ma questo ha un impatto sulla qualità della ricerca. Se consideriamo la pubblicazione in ambito accademico il modello di business non prevede di vendere copie come nell’editoria “tradizionale”, e l’open access rappresenta un valido strumento per superare un pubblico di nicchia e rendere il tuo lavoro di ricerca più appetibile per un’audience più vasta. Una doppia accessibilità sia legata alla gratuità dell’offerta che all’adattamento delle opere in un formato più comprensibile per un lettore non specialista.

Lei è stato il primo autore a entrare a far parte della collana Alphabet. Come descrive il processo di digitalizzazione della sua tesi di dottorato?

La prima cosa che ho fatto è stato rileggere lo scritto e immaginarmi un lettore diverso, nuovo. Ho modificato ciò che poteva risultare troppo tecnicistico (soprattutto nella forma e nel metodo di citazione delle fonti). Così ha fatto anche l’editor di BUP, fornendo utili suggerimenti in vista di una semplificazione testuale. Abbiamo ricontrollato le fonti digitali, i link e tutti i riferimenti web, seguendo infine le indicazioni della peer review.

Ritiene che una ricerca scientifica possa essere valorizzata attraverso una pubblicazione in open access?

Il punto chiave di una pubblicazione in open access, a mio avviso, è quello di abbattere le barriere economiche di accesso al lavoro di ricerca. Il mio testo è un volume che può parlare a diversi tipi di pubblico e nicchie di studio: non sempre questi pubblici hanno disponibilità economiche per accedere a contenuti trasversali a diverse discipline accademiche.

Lei è dottore di ricerca in Studi teatrali e cinematografici, nonché consulente di marketing e comunicazione. Come descriverebbe il futuro dell’editoria accademica in sole tre parole?

Internazionale, accessibile e sostenibile.

Internazionale, perché di per sé il DNA della ricerca deve essere contaminato da una ricchezza di stimoli provenienti da persone e ambienti differenti. Infatti, si possono avere prospettive più ampie solo se ci si confronta con esperienze di vita diverse e visioni del mondo anche agli antipodi.

L’accessibilità, invece, richiama la necessità di ridurre quante più barriere possibili alla divulgazione dei prodotti della ricerca, troppo spesso relegati alla fruizione nei soli dipartimenti dove sono sviluppati, o nel ristretto ambito degli specialisti della materia.

Infine, va configurato un modello di business sostenibile e scalabile ma che si adatti alle specifiche esigenze delle diverse realtà editoriali, anche affrancandosi dai grossi player del mercato.

— a cura di Giulia Bergami
© Bononia University Press 2020

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L’economia Italiana dopo il COVID-19

INVITO

L’economia italiana dopo il Covid-19
Come ricominciare a crescere?

Martedì 28 luglio, ore 19:00
Palazzo Boncompagni, Via del Monte 8 – Bologna

Ne discutono i curatori Giorgio Bellettini e Andrea Goldstein con Romano Prodi

Modera Ilaria Vesentini (Il Sole 24 Ore)

In collaborazione con Fondazione Policlinico Sant’Orsola

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Ordina subito il volume con il 20% di sconto (fino alle 24:00 di martedì 28 luglio).
I proventi degli autori saranno devoluti alla Fondazione Policlinico Sant’Orsola.

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Iscrizione all’evento

Grazie per il vostro interesse all’iniziativa. Purtroppo abbiamo raggiunto il numero massimo di posti disponibili, pertanto non è più possibile iscriversi all’evento.

Se ancora interessati potete inviare una mail a segreteria@buponline.com, sarà nostra premura ricontattarvi nel caso dovessero liberarsi dei posti.

In ottemperanza alle Linee Guida per la prevenzione del Covid-19 la partecipazione all’evento è soggetta alla prenotazione obbligatoria. I posti sono limitati. In caso di disdetta vi preghiamo di contattarci per agevolare l’accesso alle persone in attesa.

Vi aspettiamo!

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Libri in PDF – Emergenza Coronavirus

A sostegno delle attività didattiche e della divulgazione scientifica durante l’emergenza Coronavirus, Bononia University Press ha deciso di rendere disponibile all’acquisto in formato PDF gli oltre 1000 titoli del proprio catalogo con uno sconto del 60% sul prezzo di copertina.

Per richiedere un libro in formato PDF sfoglia il nostro catalogo annota il titolo del volume o dei volumi, e fai pervenire la tua richiesta compilando questo form.

La versione PDF dei volumi oggetto della presente offerta non consente la stampa e/o modifiche al file o parti di esso.  L’offerta è valida su libri pubblicati dopo il 2015 e fino al termine dell’emergenza nazionale Coronavirus. 

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*Update* L’offerta scade il 31/05/2020